venerdì 16 luglio 2010

Avversaglie di un temporale.
Ecco, le prime gocce.
Fresche. Vivaci. Grandi. Pimpanti.
Si appoggiano subito, nel terreno, caldo.
Mentre tutti, scappano, trovando, riparo, dal temporale, ci vado incontro. Voglio quelle gocce fresche sentirle sulla mia pelle. Sempre piu'..
Non m importa se mi bagnero' tutta.
Voglio sentire quel profumo di gocce, appena spruzzato dal cielo. Cosi' effervescente.
Ora piove. Sono nel bosco. Siamo, ricoperti, dagli ombrelli, degli alberi. Chiome di alberi, dove la luce filtra appena. Un bosco, fitto. Camminiamo.. quasi, quasi, non me ne accorgo la pioggia cessa. Cammino, nel terreno, sempre piu' fangoso.. le scarpe pesanti. Eppure il bosco sembra il riparo dalla pioggia..un cane ci accompagnera' improvvisamente nel cammino.. FUFI.
FUFI cammina di qua di la'. E' sempre appresso, a noi.
Non si stanca.
Ci accompagna per tutto, il cammino, arrivando, fino alla fine. Eppure il calore che mi ha accompagnato, è evaporato. Non c'è piu' traccia. Solo, il frizzante fresco.. e il rumore di una cascatella nella strada mi impedisce di andarmene.. Sento, ancora quelle goccioline spumeggianti, sulla pelle, e ascolto, il fragore di quel suono. Memorabile. Una cornice perfetta. Il fragore di quel suono.. Un suono di dolce melodia naturale.

2 commenti:

  1. Poetico e pittoresco: mi fa ricordare la mia infanzia nei boschi di una montagna a me cara, sovrapponibile in tutto a quanto ti Sonia narri.
    Grazie ancora di questi scrosci d'acqua; in questo momento mi fanno più bene che lo studio della teologia. Sandro

    RispondiElimina
  2. Sono contenta di farti ricordare dei bei momenti della tua infanzia. Tutti, ne abbiamo bisogno di ristorarci l anima con dei bei ricordi, dolci, che avevamo, da bimbi, fa sempre tanta tenerezza ricordarli.

    RispondiElimina