martedì 30 novembre 2010

la foglia a forma di cuore

neve

In quella mattina mentre si passava nell' era del digitale terrestre, la neve incomincio' a cadere, senza farsi sentire, silenziosa.
Nemmeno voleva lasciare ombre.
Delicatamente si appoggio', fino a riposarsi, sul terreno, senza cadere
addormentata.
Piccoli, fiocchi, che rallegrano, il paesaggio, facendolo diventare sempre piu' vistoso, bianco, di una luce intensa, che al buio, illumina il piccolo pezzetto di persiana socchiusa..
E il freddo, che penetra.. senza bussare!!
Ecco che ricade, sonnecchiosa.
E l indomani regala piccoli ghiaccioli, trasparenti.
Guardavo una nuvola come la foglia a forma di cuore, trovata nel bosco incantato.
Ecco, c'è una nuvola in mezzo a tante altre a forma di cuore.
Perchè mi ritrovo, sempre i cuori.???
A me il cuore piace tanto.
Mi scalda. E ritrovarlo, mi fa sentire felice!!! Il cuore mi sembra l eternita'.
Una direzione verso l eternita'.. una nuvola, una foglia.., un sasso, un asso, e..
tu.. !!

mercoledì 24 novembre 2010

un cestino

Un cestino.
brr.. sta arrivando il freddo, brr..il gelo, le stanze sono gelide. Brr..Buie.
Le finestre che gocciolano, formando la condensa.
E quelle goccioline che cadono, si trasformano in candelotti.
Piccole ragnatele s' intrecciano nell' alba del nuovo giorno.
Quando un pallido, sole, abbraccia la nebbia, nella sera che arriva e riporta un cestino.
In quel cestino trovo, i frutti.
Alcuni essenziali, altri superficiali.
Altri, buoni, alcuni amari.
Quello, che prima per me e' stato superficiale, ora ai miei occhi, è diventato, essenziale.
Non avevo ancora imparato a guardare con gli occhi degli altri. Avere occhi, per gli altri, ascoltare, capirli, entrare nel loro mondo.
Capire la magia dell altro.
Cio' sembra invisibile agli occhi. Diventa visibile. Scoprendolo come se scartassi un regalo fatto dall' anima.
brr..che freddo. Quanti frutti in questo cestino. Alcuni ancora acerbi, altri gia' maturi.
Sta arrivando il freddo.. in questa stanza gelida!!!

giovedì 18 novembre 2010

15 novembre fine Servizio Civile

La notte ero insonne. Non mi sembrava vero. E' arrivato il 15 novembre. L' anno, è gia' passato. Nella notte pensavo, e ripercorrevo le tappe del Servizio Civile svolto nell' educazione nel sociale aiutando i bambini disabili, nei percorsi quotidiani scolastici, e durante le terapie
ospedaliere. Mi dispiaceva aver terminato, quella missione che durante il percorso aveva preso sempre piu' forma.
Ricordo, quando decisi di iscrivermi, incerta, non sapevo, come sarebbe potuto andare. Non avevo nessuna esperienza, in quel campo, se non come assistente dei bambini, sui trasporti, e nel pre scuola elementare. Durante l anno, feci tanti servizi scolastici inerenti al progetto scelto: dal pre scuola elementare, all' oratorio il doposcuola elementare e medie, il servizio mensa accompagnato, poi l' attivita' di gioco, finiti i compiti. Il dopo scuola materna e il trasporto dei bimbi piccini, e tutto, tra una fascia di eta' compresa dai tre anni, in su fino alle scuole medie. Inoltre poi, aiutavamo la cuoca dell asilo nido a fare la spesa. Andavo io stessa e altri volontari, e sceglievamo i prodotti, per i bimbi, sempre i migliori, la frutta, la verdura, i biscotti, a prendere la carne dal macellaio, sempre sotto la super visione della cuoca. Quando, non c'erano attivita' sociali, si stava in ufficio, a sbrigare le faccende burocratiche, oppure si preparavano, assieme alla nostra responsabile le feste, per il paese. Il centro Estivo, gia' menzionato, qui!!! La parte piu' allegra. !! Piscina, Rio Torto, una fattoria stupenda!
E per finire devo dire, che è stata una bellissima esperienza!!!
Lo consiglio, a tutti!!
Ricordo, il colloquio di selezione nella sala consigliare tutti li' attorno al tavolo a farmi le domande.. Ricordo la busta gialla che mi avviso' dell avvio, e dell idoneita'.
Il primo giorno, a sbrigare tutte le pratiche, postali.
Il secondo giorno, la presentazione alla citta' di Piacenza nella sala Provinciale.
I corsi di formazione. Dove la festa per la fine della prima parte degenero', ma è stata di un divertente pazzesco!! La seconda parte, della formazione dove diventammo un gruppo solido.
E l ultimo incontro, di fine esperienze!!!
E l articolo della Liberta' che ci chiamava i nuovi 53 angeli, che presteranno Servizio.
Un po' mi sono sentita un Angelo.
In missione.
Per volare ovunque.. ci fosse bisogno di aiuto!!
Mi sono sentita in missione.
Ho una sensibilita' nuova.
Credevo che non mi cambiasse..
Mi ha cambiata senza che io me ne accorgessi.
Lascio il testimone a chi passera' dopo di me.
Vivetela intensamente come ho fatto, io.
E' stato bellissimooo!!

domenica 14 novembre 2010

Oggi, guardo verso la direzione del cielo.
E' bianco. Senza espressione.
Si è messo a piovere.
E non ho voglia di scrivere.
Sono malata.
Eppure penso a Salice Spiangente.
Non sei lontano, da me.
Eppure non riesco a raggiungerti.
Sono svogliata, senza voglia di fare, i pensieri, non prendono forma, ogni piccola cosa mi costa fatica, la testa pesante come una pietra, le gambe, che faticano a muovere i passi, eppure non sei distante da me.
Come vorrei essere seduta li' con te.
Stare li' senza dire nulla.
Stare li'. E basta!
Eppure non riesco a raggiungerti.
Come non riuscirei a raggiungere nemmeno la Montagna che tanta forza mi darebbe.
Oggi, è cosi'!
Tutto passera' e saremo di nuovo assieme..
Salice Spiangente.
Dalla mia finestra riesco solo a coglierti.
Ti vedo, che te ne stai con il lago.
Pazientemente. Bagnandoti di pioggia..
Nell autunno, che è arrivato.
In questa strana " Estate" detta di S Martino.
Con un mantello, che ti ricopre meta' tu Salice Spiangente e meta' il lago.

mercoledì 3 novembre 2010

tra castelli, e la zucca

Un giro, tra tanti colori variopinti, dell' autunno.
I colori, si mescolavano assieme al cielo, che diventava sempre piu' grigio, e plumbeo.
A tratti usciva il sole e regalava tanti luccichii vivacizzandone i colori.
Sembrava un puzzle il paesaggio. Composto. E ricomposto.
Dal marrone al verde, all arancione, al viola. Alle cascatelle nascoste dall' erba sul ciglio della strada.
Alla pioggia di foglie, gialle, oro, rosse, e il vento le faceva cadere.. sulla strada e nel bosco creando un manto soffice.
Pupazzi appesi agli alberi, impiccati.
Passeggiate sui cimiteri.
Passerella sulle rovine di un castello. Resti di un castello: le finestrelle, i passaggi, un pozzo, e i pochi muri difensivi, che rimasero.
Una chiesa diroccata, distrutta.Pezzi di sculture, pezzi di dipinti, arcate, calcinacci da tutte le parti, resti di un antica chiesa, ormai inservibile.
Zucche ferite, maschere piangenti. Secchi d'acqua.
Un castello. Un altro castello: solido, forte, regale, custodito, elegante.
Profumo di rose. Profumo di mele. Intenso. Da far girare la testa. Armature. Nella torre, stretti passaggi, panorama, gola stretta, arida, profonda.
Un pianoforte, uno specchio, un velo, confusione.
Una piuma e tanti libri. Penombra.
Muro. Muro. Muro. Chissa'. Dove vaga.
Nella cantina buia. Passi esterni. Fuori non c'è nessuno.
Buio. Una finestra si intravede una sagoma bianca.
Chi sara'? Era cosi' sfuggente!!!
Altare, candele bianche.. e la pioggia cade rumorosamente.
E la sagoma bianca??
Tra buio, zucche, e secchi d'acqua. E l intenso profumo di rose e mele.