giovedì 28 ottobre 2010

martedì 26 ottobre 2010

cara montagna..

cara montagna,
nelle emozioni burrascose non volevo restare.
Non volevo restare chiusa, assieme ad altre tante ammassate persone,
in un supermercato,
nemmeno volevo stare a dormire, sarebbe stata una giornata persa,
nemmeno volevo restare a compiacermi, sarebbe stato inutile,
nemmeno volevo restare in balia di quel tempo, che a breve
sarebbe cambiato, fino a bagnarmi, fino a rigarmi il viso, fino a farmi scorrere lacrime amare,del sapore della pioggia.
Cara montagna ti ho raggiunta. Senza pensare.
Ti ho chiesto, protezione, perche' in fondo sai quanto tengo a te, assieme a chi viene con me, che adora questa compagnia.
Tutti i capelli, bagnati, vestiti, il vento che mi raggelava
le mani, il vento che mi spostava tutti i miei capelli bagnati..
E tu montagna una gigante tutta nera.. La tua foschia saliva indice di cattivo, tempo, le strade, diventavano piccoli torrentini, il fango pesante e scivoloso. I massi, che potevano, cadere..
A tratti eri minacciosa.. non era ancora buio, la strada interminabile, e tu li' tesa, nella tua ragnatela di foschia di nuvole che ti coprivano, senza che tu potessi fare nulla..
Le castagne sommerse dalle foglie, bagnate, nascoste, le goccioline sulle foglie, e il rumore della pioggia incessante come i nostri passi.
Di nuovo i ricci, i rami, e un rametto di una quercia con una fogliolina che raccolsi.
Raggiunta la strada, dissi, cara montagna, tengo a te, dammi la tua protezione.. fa che possiamo, cadere e rialzarci sempre, tu conosci le nostre anime, sai, che non ti sfiderei, nemmeno, è un atto, coraggioso, avevo bisogno di te.

giovedì 21 ottobre 2010

senza la macchina fotografica

Non avevo con me la macchina fotografica.

Mi piace fotografare quegli attimi, dove il paesaggio si apre a te come in una cartolina!! Li conservo nei miei album, e rivederli, e' sempre un emozione. Stavolta non e' cosi'. E conservo, nella mia mente.
Ecco, il fiume Trebbia e mentre eravamo, sul ponte guardavamo, giu'
nella piccola spiaggetta di sabbia dove si
prende il sole, d' estate
guadandolo, quando l acqua è bassa, e la corrente scorre poco forte.
Facendoci rimembrare in un colpo a quando stendevamo l asciugamano e mettevamo la crema, e intanto sorseggiavamo the' facendo chiacchierate e restando assopite al sole mentre ci colorava la pelle, o quando stavamo sedute sui sassi, a rilassarci in quella beatitudine. In quella sorta di idromassaggio, o quando camminavamo nel fiume finche' la corrente ce lo permetteva, non curanti dell acqua che si alzava.
Nella stagione dell autunno il fiume è azzurro, blu, verde. Un blu, si sfuma al verde, al celeste contemporaneamente come se il fiume fosse diventato, un cristallo, e la montagna indossa questo cristallo!!
L acqua fredda, e la corrente forte, incomincia a farlo diventare spaventoso, e tenebroso, lontano, da tutto, e da tutti.
Senza urla, senza persone, senza cartacce in giro, senza confusione, senza fumi di barbecue, senza scalatori nella sua parete attorno, nelle sue braccia, senza cani, ma solo, la costruzione arruginita, desolante, orrenda, urtante nella sua bellezza autunnale.!!!

sabato 16 ottobre 2010

foglia a forma di cuore

Foglia a forma di cuore.
Non ti avevo notata. Eri in mezzo a tante altre foglie, mentre
allungavo le mani per raccogliere le castagne che il bosco, mi regalava.
Quante!!! Ad ogni passo, o nascosti sotto le foglie, oppure caduti, dai rami i ricci per esser raccolti!!
I cestini non bastano.
Stavo per raccogliere la castagna e tu eri, cosi' dirompente, ti
distinguevi da tutte le altre foglie.
Un legnetto in mezzo a te.
A dividerti.
La foglia piu' elegante di altre. Mi hai fulminato, quando ti ho scoperta.
Ti ho osservata a lungo.
Tante foglie accanto a te.
Tu la piu' fresca, bella, esplosiva, travolgente, e giovane, non te ne curavi del tempo. Foglia , a forma di cuore.
In un abbraccio, tra: ricci, e legnetti, con foglie.
E tu foglia a forma di cuore.
ti mescolavi, in questa cornice, d'amore, naturale.
Foglia a forma di cuore.
Meravigliosa, grande, dolce, indifesa, e forte.
L' Entusiasmo, fece breccia in me.
Avevo trovato, una foglia d'amore. Nel silenzio, in un angolino del bosco, quasi volessi restare sola.
Foglia a forma di cuore. Cadi, nelle nostre vite. Per sempre.
Cadi nel nostro cuore..

lunedì 11 ottobre 2010

bosco

Bosco incantato.
Camminando sempre in quella strada vorticosa, e piena di buche,
in quella strada dove uno stop è incorniciato, da una pianta,
le finestrelle degli alberi, ti lasciano spazio, per ammirarne i panorami, circostanti, dalle montagne, alla valle.
Bosco. Ecco la sua porta.
Un viottolo. In lontananza qualche sparo.. Il Bosco non se ne cura.
Il suo tappeto, marrone e folto, colto invita ad entrarci.
Bosco incantato.
Quanti colori. Tante fantasie, marrone giallo, rosso, colori, caldi, ma tiepidi. Non c'è luce. Manca il sole. La luce non entra.
Bosco, fatato. Tutti gli alberi, si tengono per mano, con i loro rami, e regalano doni, ricci, che cadono e sono pungenti come il primo freddo mattutino..ricci, che regalano castagne.
Bosco, incantato, dorato, ricoperto di tante piogge di foglie..variopinte. Non vorresti, piu' andartene.
Stare nel suo lento abbraccio. Nella sua chioma che si china all autunno.
I doni, le castagne, i piccoli, fiori, i funghi, il silenzio, la quiete, non c'è nessuno.
Ci sono solo, io, e il bosco.
Bosco..vorrei restare, ancora..
Il buio, è incominciato.
Nel tunnel del buio mi preparo, ad entrare. E' buio. Sento, tutti i rumori, che tu bosco, emmetti, i tuoi suoni, che prima erano ricoperti, dei tuoi ricci che cadevano..
Vedo due occhi oro.
Che cos'è?.
Due occhi vicino, a me? Una volpe, un gufo??
Il tunnel in cui mi sono addentrata buio, non lascia scampo.
Occhi oro.. Impietrita. Se n'è andato..
Quel tunnel buio, animali, attorno a me.. ultimi grilli, cinghiali, uccellini, fruscii..Nel bosco, fatato, c'erano occhi d'oro, nella notte..ed entrambi, ci fissavamo. E tu bosco osservavi le nostre paure!!! E te ne facevi beffe!!

sabato 9 ottobre 2010

l autunno si è portato via l elefantino.. eppure..

Questo, è stato il tema centrale del centro estivo, la storia dell elefante ELMER (è un post qui sotto)!
La preparazione della recita della fine del centro estivo, improvvisarsi piccoli protagonisti, raccontare la storia preparare lo spettacolino.. far superare le piccole ansie, paure, incoraggiare, frenare gli ultimi pianti emotivi.. davanti al pubblico dei genitori, e anch io, emozionata. Tanto entusiasmo!!
Mi ritornavano in mente le mie recite, dove volevo, sempre stare dietro, e non esser al centro del palco.. e adesso ero li', catapultata, dalla storia dell elefantino!!

...quando, si mettevano via i giochi, i pennarelli, nella loro scatola, i fogli si lasciavano asciugare vicino alla vetrata dove il sole era piu' caldo, e mentre l acquarello e il pennello, dipingevan il foglio di diverse sfumature..e la manina li dirigeva, nelle piu' diverse trame e fantasiose pennellate.
Questi attimi impressi!!!
L' inizio, pagina dopo pagina e ogni pagina che giri, e colori, o che disponi a puzzle, o incolli le palline sul foglio, rimangono, difficile dimenticare, le piccole incertezze, e cercare con gli sguardi le maestre, per la sicurezza, se sfugge, una parte di recitina.. che magari, nell emozione è sfuggita pure alla maestra.. allegria!! Festa!! Ridere!! un libro, a ventaglio, che ad ogni folata di vento, regala emozioni brillanti.. e tanti piccoli elefanti, che camminano, insieme.. e si rincorrono. In ogni sfogliata, di pagina, arriva una bella pioggia di coriandoli, che investe la foresta, mista ad allegria, proprio come l elefante ELMER!!
L' autunno, si è portato, via la foresta l elefantino ELMER, e il centro estivo!!Eppure..
.. ELMER sta in ognuno di noi. Basta scoprirlo. Anche semplicemente da una storia. E farne tesoro.

la storia del'l elefante ELMER.. e il CENTRO ESTIVO!!

C'era una volta un branco di elefanti, tutti dello stesso colore. Tutti, all'infuori di Elmer. Elmer era diverso, Elmer era multicolore. Elmer era giallo, arancione, rosso, rosa, porpora, blu, verde, bianco e nero. Elmer non era color elefante. Dovunque ci fosse un sorriso, era Elmer che l'aveva acceso. Una notte, Elmer ebbe un pensiero sciocco: era stanco di essere diverso. Così si allontanò nella giungla, si rotolò nel fango fino a far sparire ogni traccia di colore: alla fine, Elmer sembrava un qualsiasi elefante color elefante. L'intero branco era triste, perché Elmer non si vedeva più in giro, ma alla fine tutti lo riconobbero per la sua inconfondibile risata. Poi la pioggia lavò via il fango ed Elmer tornò multicolore. Allora gli elefanti furono ancora più felici e decisero di festeggiare quel giorno ogni anno. In quel giorno, tutti gli elefanti si tingono con i colori di Elmer, mentre Elmer si fa color elefante.

(David McKee)

venerdì 1 ottobre 2010

la notte

Dopo, il crespuscolo, quasi tutte le attivita' lavorative si assopiscono,
Nella sera tutto si calma. Si cena. Si sta insieme, ci si ritrova, e
ci si prepara elegantemente alla notte,
lasciandoci alle spalle il giorno appena trascorso,
travagliato, dolce, frettoloso, felice, caldo, duro, monotono, freddo, tra urla, schiamazzi, suoni di ogni varieta, giochi, dal computer, alle macchine robotiche delle linee delle fabbriche, dalla sofferenza degli ospedali, dal lento scorrere del tempo degli ospizi, il fumo, che fuoriesce dai camini, rintocchi di campane, profumi di pietanze, allenamenti, sudore, corse, palestra, chiacchiere, scandito, dalle lancette dell orologio, dalle biciclette, dalle macchine, dalla citta', dalla frenesia piu' totale.
Nella notte tutto, si prepara tutto, si eccita all uscire della luna.
Tranquillita', nell oscurita', e potenza oscillano tra di loro.
La notte è potenza. Nella notte riesco, a concentrarmi, a pensare, a essere piu' sola. Ho spazio, per la riflessione, per l eccitazione, per l estasi, per abbandonarmi a qualsiasi, cosa o stato, per scrivere, per leggere, per ascoltare musica, per sognare, per vivere, dove il giorno, non me lo permetterebbe..la notte è potenza nel suo splendore.