lunedì 28 marzo 2011

monte Bue 5.. sorpresa.

Le sue anime cosi' controverse.. stavo nel silenzio, con Lui.
Stavo cosi' assorta..

Nella mia meraviglia.. Il tempo si fermo'.  Davanti a Me Monte Bue nella sua veste piu' radiosa, che mai.
Dopo, averlo ritrovato nella sua veste bianca, candida, o nebbiosa, fantasmatica,  in alto m Maggiorasca guardava, m Bue..spiandolo.. tenendolo d'occhio.
Dopo lo stupore m Bue mi sfido' a cerca - cristallini, e fu  davvero divertente cercare i cristallini, nella neve ghiacciata, mostrarli, come se fossero piccoli tesori di pepite.
Arrivo' l ora di congedarsi. Monte Bue non ci aveva mai abbracciato cosi' caldamente.  Sentivo, le sue braccia stringermi a me. Ci abbraccio' e ci disse di tornare di nuovo. E al posto di indossare la sua veste bianca, si cambio' frettolosamente mostrandosi, con un abito arancione, rosso, color tramonto, il bianco lascio' il posto ai colori..Tutto, si tinse, nei colori, caldi. Mescolandosi, al freddo, al ghiaccio, al candore, al cielo, cosi' accogliente.

Ci caccio' giu' . Monte Bue, e alla svelta. Il buio non tardo' ad arrivare.
Ancora sprofondammo. Il M bue ci vigilo' dall Alto, e stavolta non si diverti' piu' , ci fissava con attenzione.
La neve bianca e  La Luna  rendeva il cammino, asfaltato di Luce. Non avevo bisogno della pila. La Luna illumino' i sentieri, e ogni orma, ogni scarpa che era passata prima di noi. Nel buio, della notte, nella luna bianca, che prendeva per mano la neve brillandola.. e il filo d'arianna bianco rosso, sugli alberi, che cercavamo ovunque.. nei nostri sentieri, accanto all occhio vigile del Monte Bue che ci abbraccio'.
Serenamente. Che magnifica sopresa ci fece Monte Bue!!!! Che candida sorpresa!!!
E L' abbraccio di Monte Bue. Che mai fino ad ora.. avevo mai sentito, cosi' profondamente!!
Nell sua anima cosi' controversa.. 

martedì 22 marzo 2011

monte Bue sorpresa finale 4

Era amareggiato Monte Bue. Stavolta ci disse che non voleva ospiti nella sua dimora. Le altre volte ci aveva sempre accolto in casa sua. Tristemente ma ci aveva accolto. Un buco nel muro come porta,  e una porticina di legno che si faceva scorrere facendoci entrare. Dentro di lui.. una scala mal ridotta.. e tutti i calcinacci, per terra.
La reception il bancone di ricevimento tutto rosso e c' erano ancora i suoi armadietti per le chiavi, una scatola di pomodoro, ( Monte Bue ghiotto di pastasciutte al pomodoro, e basilico, con un il contorno, bianco) !! La Bandiera Italiana!! In un piatto! E le stanze, ancora belle, alcuni letti a castello, ancora intatti.. Lui, aspettava tanta compagnia, e altrettanta solitudine per ispezionarsi dentro..
Piu' avanti raccontero' della casa di Monte Bue, del suo Rifugetto..
Monte Bue mi sussurro' di andare verso una Croce. Non era la solita Croce, di un anno fa. Due tubi intrecciati. Stavolta Monte Bue gli avevano regalato una Croce nuova tutta per lui, ed ne era entusiasto, ne andava fiero. Finalmente un piccolo pensiero, per lui. Era contento!!!
Mi disse che mi aveva preparato un regalo.
Nella parte ghiacciata del sentiero, sul terreno vidi tante mareggiature. Delle ondicelle nella neve.
Non sapevo, che quando Monte Bue era triste, incupito, si metteva a dondolarsi cosi'.. Continuai
annaspare accanto a Lui, vicino alla Croce. Mi regalo' un Cristallo di neve !!! Bellissimo!!! Me ne regalo' due. Non avevo mai visto nulla del genere, e mai avuto un regalo cosi' prezioso.
Rimasi, li' con Lui. In silenzio.


Con quel silenzio, che sembra Infinito.
Stavo con Lui, e lo guardavo.
Ammiravo la sua bellezza, e il suo tormento, insieme.
Le sue due Anime cosi' controverse.

domenica 13 marzo 2011

Monte Bue parte 3

.. e intanto sprofondavamo sempre piu', e faticavamo sempre piu'. Monte Bue si diverti' proprio a vederci sprofondare nella neve. Ci mettemmo a correre sperando di sprofondare meno, e invece era uguale. Ci divertimmo tanto a correre in quella neve e correre è una impresa in cosi' tanta neve e sembrava di cadere a tuffo nella neve sprofondando sempre piu'. Che fatica! arrivati vicino a lui, ci diede il Benvenuto calorosamente mostrandoci la nuova pista da sci. Era davvero bella!! Eravamo su una pista da sci, senza saperlo, e c'erano le bandierine!! L' ora non era tarda ma non c'era nessuno. Monte Bue ci confido' che voleva farci una sorpresa percio' voleva che scoprissimo con molta calma e in tranquillita'. Non c'era vento. Il vento, è una sua caratteristica. Ci ha sempre accolto con un vento gelido e freddo, stavolta no, la temperatura tiepida, ci faceva trasalire di meraviglia! Un incanto, il panorama. Si vedevano, le Alpi, altre catene montuose, toscane, liguri, emiliane,  e un po' di mare leggermente nella foschia,  Salimmo sempre verso lui, e nonostante il rifugio, sempre ferito nel suo aspetto, ci mostro' la nuova seggiovia. Cosi' curiosammo li' accanto, nella seggiovia.
Monte Bue ci disse che era contento di non essere dimenticato, ma la sua guarigione era ancora lunga. Il suo cuore batteva ancora forte di dolore. Il nuovo si mescolava al vecchio, che contrastava il Monte. Ci disse che stavolta non saremmo potuti entrare in casa sua. Era amareggiato!

sabato 12 marzo 2011

Monte Bue parte 2

.. E la neve se la scrollavan di dosso..
Monte Bue ci preparo' proprio bene l itinerario, che fu una sorpresa unica. Arrivando alla partenza, la troppa neve ci fece desistere dall andarlo a trovare, e il Monte ci incoraggio' ad andare avanti, perche' aveva preparato una strada diversa.. che noi non avevamo mai praticato.
 Monte Bue ci preparo' tutto con cura, dove prima in estate c erano i sassi, spigolosi, per risalire al Lago Nero, ecco ora  c'è un bel mantello bianco,  soffice e morbido, a renderci agevole il cammino.  Il Lago Nero,  tutto ricoperto di neve e ghiacciato. Qualche coraggioso, ha provato ad attraversarlo. ( Noi, l abbiamo attraversato un pezzetto lo scorso anno, poi ti raccontero')! C' era un pupazzo di neve.. ho aggiunto, occhi, naso, e bocca qualcuno si era divertito, a farlo ( tu Monte Bue?) ! Il lago Nero, ora è un Lago Bianco. D' inverno,  il suo cuore gela coprendosi di purezza, dolcezza, candore  e maestria,  d' estate il suo cuore  diventa nero, tenebroso, denso di inquetudine, sorvolato dal Monte Nero.
Il tavolino del pic nic potevo sederci sopra. Non c' era nessun confine, la neve riempiva ogni confine. Non era piu' alto,  non c'erano le gambe, il segnale delle info, si vedeva meta', e tutt intorno a me, una cornice di un quadro, tra la montagna spruzzata di neve nel suo interno  e il terreno di cammino ricoperto da questo mantello morbido. I segnali del Cai, sembravan toccassero terra e non avevano piu' altezze.. sembrava di stare nelle cornici degli gnomi..
La salita che ci accompagna al Monte Bue è tosta. Con tanta fatica l affrontiamo, e ci dirigiamo verso Monte Bue. Un salita resa piu' difficile perchè le orme li' finivano. E si iniziava a giocare a sprofondino in maniera seria e faticosa. Monte Bue giocava con noi, e intanto sprofondavamo sempre piu', e faticavamo sempre piu'.

Giocando a sprofondino con Monte Bue..e intanto lo fissavamo nella sua veste. Il cielo, azzuro, una leggera nuvola era vicino a lui..

martedì 8 marzo 2011

Sorpresa al Monte Bue parte 1

Da molto tempo monte Bue ci chiamava ma non si poteva andare. Dovevamo rispettare le sue lunghe soste invernali. Finalmente questa domenica ci invito' a casa sua ed è stata una incantevole sorpresa.

Arrivati, al nostro punto di partenza Selva dovemmo andare piu' avanti la neve era tanta. Andammo a Passo Zovallo, e li' cominciammo la nostra passeggiata per andare a trovare Monte Bue
che ogni volta che torniamo ci regala tante emozioni.
Il paesaggio tipicamente invernale, bianco, un cielo azzurro, mozzafiato, un sole caldo, he scaldava la pelle.. gli alberi, e le orme di chi era passato prima di noi, favorendoci il cammino,
senza sprofondare. Dove a tratti sprofondammo nella neve,
sembrava di precipitare nelle viscere della terra.
Non sapevo, che monte Bue ci avesse preparato questo giochetto, che andando sempre piu' verso lui, diventava piu' faticoso.
 Non era il gioco nascondino, benche' sprofondino!!!! All inizio ci sembrava cosi' divertente!!!
Il sole negli alberi, che si incastrava e i raggi che si infiltravano per poter passare..
In ogni angolo aperto un azzurro, un sereno, un sole splendido. E i nostri passi, nella neve, sembravan leggeri, invece eran pesanti.. e gli alberi, che si passavano la palla di ghiaccio, incuranti dei nostri passi.. Ogni tanto vedevo le palle di ghiaccio.. li' appese!!! Sui rami,.. essi stavan giocando a palla! Mi scappo' un sorriso, di quel divertimento, alberi, caduti per il troppo sforzo del nevischio, alberi, che erano stufi dalla neve e se la scrollavan di dosso!!!

martedì 1 marzo 2011

la casa nella strada

In un giro, insolito la strada si interrompe causa frana. Convinta di voler andare al Parco nemmeno a piedi ci arriviamo il buio e' sempre in agguato. Ne approfittiamo per fare qualche passo a piedi, nella strada di solito percorsa dalle auto.
E' cosi' bello! Stare in mezzo alla strada!! Nessuno c'è. In tutto, quel tempo che siamo rimaste li' niente ci ha disturbato. Una quiete!!! Potevi sentirne solo il rumore degli alberi, il fruscio delle foglie, il vento freddo, che accarezzava chi capitasse, li'. Pigne, foglie, secche, marroni, addormentate in quel torpore invernale dove tende alla primavera. Piccoli fiori, si sono svegliati. Tutti gli alberi, sono addormentati, in un profondo sonno che sta per finire, altri si sono svegliati, e sono ancora indolenziti. Avrebbero voluto restarsene a dormire.. la voglia di primavera è tanta!! Nel camminare in quella quiete irreale, nella strada notiamo una casa. E' abbandonata. Una porta rossa socchiusa. La casa esternamente cade a pezzi, il retro è consumata ci sono mattoni e tegole ovunque. Incuriosita varco, senza addentrarmi quella porta. Violo quella intimita'. Il muro era bianco, un bianco color beige sporco e piccole decorazioni color ruggine  decoravano riempendo il muro, dallo spento colore,   tante incrostazioni, qua e la', e il nero del camino che velava il soffitto, il pavimento, un caminetto,  un tavolo, li' vicino,  una poltrona tutta rossa, con uno straccio che la copriva tutto sporco, un armadio con qualche oggetto. E una finestra con le persiane sempre chiusa. Imprigionata da quella casa. Eppure sembrava ci fosse stato, qualcuno prima del nostro arrivo...... un rifugio.. provvisorio.. cocci, di casa sparsi sul pavimento.
Mi piace pensare a chi poteva esserci e immaginare la vita, la storia di quella casa. Le anime che la riempivano. Poco piu' in la', una cantina e nella porta della cantina si poteva intravedere una faccia sorridente.
Continuando il giro, abbiamo ammirato la cornice dei monti li' attorno. I grandi pini, verdi, il panorama marrone, spento e addormentato, e una nota di stonatura, la valle delle lavatrici. Veramente indecoroso.Carcasse di lavatrici, abbandonate li'.. e  in quel terreno, capisci, perchè gli fa male la pancia.. e rimane sempre li' a dormire, fa fatica a svegliarsi. Un giro, insolito, ma bello, camminare al centro della strada.
Il terreno simile a una valle sabbiosa. Fine, e addormentato, e l ebbrezza del centro della strada e la quiete surreale, senza nessuno. Nessuno, e nessuno. Solo le nostre orme, grida, risate, parlate..

Quiete.. un giro verso Monte Moria. PC