martedì 1 marzo 2011

la casa nella strada

In un giro, insolito la strada si interrompe causa frana. Convinta di voler andare al Parco nemmeno a piedi ci arriviamo il buio e' sempre in agguato. Ne approfittiamo per fare qualche passo a piedi, nella strada di solito percorsa dalle auto.
E' cosi' bello! Stare in mezzo alla strada!! Nessuno c'è. In tutto, quel tempo che siamo rimaste li' niente ci ha disturbato. Una quiete!!! Potevi sentirne solo il rumore degli alberi, il fruscio delle foglie, il vento freddo, che accarezzava chi capitasse, li'. Pigne, foglie, secche, marroni, addormentate in quel torpore invernale dove tende alla primavera. Piccoli fiori, si sono svegliati. Tutti gli alberi, sono addormentati, in un profondo sonno che sta per finire, altri si sono svegliati, e sono ancora indolenziti. Avrebbero voluto restarsene a dormire.. la voglia di primavera è tanta!! Nel camminare in quella quiete irreale, nella strada notiamo una casa. E' abbandonata. Una porta rossa socchiusa. La casa esternamente cade a pezzi, il retro è consumata ci sono mattoni e tegole ovunque. Incuriosita varco, senza addentrarmi quella porta. Violo quella intimita'. Il muro era bianco, un bianco color beige sporco e piccole decorazioni color ruggine  decoravano riempendo il muro, dallo spento colore,   tante incrostazioni, qua e la', e il nero del camino che velava il soffitto, il pavimento, un caminetto,  un tavolo, li' vicino,  una poltrona tutta rossa, con uno straccio che la copriva tutto sporco, un armadio con qualche oggetto. E una finestra con le persiane sempre chiusa. Imprigionata da quella casa. Eppure sembrava ci fosse stato, qualcuno prima del nostro arrivo...... un rifugio.. provvisorio.. cocci, di casa sparsi sul pavimento.
Mi piace pensare a chi poteva esserci e immaginare la vita, la storia di quella casa. Le anime che la riempivano. Poco piu' in la', una cantina e nella porta della cantina si poteva intravedere una faccia sorridente.
Continuando il giro, abbiamo ammirato la cornice dei monti li' attorno. I grandi pini, verdi, il panorama marrone, spento e addormentato, e una nota di stonatura, la valle delle lavatrici. Veramente indecoroso.Carcasse di lavatrici, abbandonate li'.. e  in quel terreno, capisci, perchè gli fa male la pancia.. e rimane sempre li' a dormire, fa fatica a svegliarsi. Un giro, insolito, ma bello, camminare al centro della strada.
Il terreno simile a una valle sabbiosa. Fine, e addormentato, e l ebbrezza del centro della strada e la quiete surreale, senza nessuno. Nessuno, e nessuno. Solo le nostre orme, grida, risate, parlate..

Quiete.. un giro verso Monte Moria. PC

3 commenti:

  1. le tue descrizioni fanno sempre sognare....

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  2. Poesia...
    ... a cui l'uomo non sa desistere dal recare danno...stuprando un quadro perfetto dipinto da Dio...

    ...un abbraccio, carissima.

    Maddy

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  3. Ciaoo Deasense che piacere che sei ritornata qui. E' da molto tempo che mancavi!! Ne sono davvero felice!! Spero di vederti presto per il caffe'! :-) Ogni giorno quotidiano bisognerebbe cercare di renderlo insolito, e non abitudinario.
    Un po' come il mio umore.. ballerino..su e giu'!! Un altalena!! Un abbraccio!!

    Ciaoo Maddy è vero, l uomo distrugge l essenza di SE'. ( Senza rendersene conto)!
    Sono felice che sei passata dalle mie parti MADDY! Un abbraccio!!

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